"Sono trascorsi 70 anni da quel 27 gennaio del 1945, quando le truppe dell'Armata Rossa arrivarono ai cancelli del campo di concentramento tedesco di Auschwitz-Birkenau, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia e liberarono migliaia di persone, sopravvissuti, malati e moribondi". Lo ricorda la Cgil in una nota. "In seguito ad una risoluzione ONU, proprio in questa data viene celebrata la 'Giornata della memoria', in ricordo della Shoah e di tutti coloro che persero la vita a causa della folle distruzione perpetuata dai nazisti in nome del razzismo".

Come ogni anno, la Cgil è impegnata a celebrare il 'Giorno della Memoria', con numerose iniziative sui territori, per mantenere sempre vivi valori fondamentali per il sindacato, quali la dignità degli individui e la solidarietà tra uomini e donne di diversa provenienza culturale. Non solo, il ricordo di quel 27 gennaio, deve essere anche un momento per riflettere sul valore e la dignità del lavoro che è alla base della costruzione di un progetto di libertà personale, collettivo e sociale. Collocandosi in un periodo di profonda crisi per il nostro Paese, la giornata assume un significato ancora più profondo e richiede a tutti un maggiore sforzo nel segno della solidarietà e della coesione.

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