Continuiamo a ricevere innumerevoli segnalazioni da parte dei colleghi circa pressioni dei loro Responsabili rispetto alla pianificazione dei 6 giorni di ferie da fruire entro il prossimo 30 aprile.
Nel Gruppo ISP che si pone a riferimento del settore e al servizio del Paese, occorre una soluzione condivisa, un accordo fra le parti per la gestione dell'emergenza connessa a COVID-19 e nello specifico della programmazione delle ferie, alla luce dell'adozione delle misure organizzative che stanno regolando la continuità operativa delle aziende e la fornitura da remoto della prestazione lavorativa.
In questa fase stanno emergendo tutti i limiti della stretta centralizzatrice a livello di relazioni sindacali nel gruppo ISP: il confronto con le Rappresentanze Sindacali Aziendali in Divisione Private viene sostanzialmente rifutato.
Nell'attuale fase emergenziale, in una situazione paradossale in cui la controparte aspetta si faccia aprile per comunicare di aver iniziato ad ordinare gel, mascherine e guanti, ma sindacalmente si ribadisce comunque che ciò che scaturisce nelle disposizioni aziendali è frutto del confronto unitario e concordato, abbiamo un problema.
Sin dall'inizio del diffondersi dell'epidemia, appena presa coscienza della grave siuazione che andava delineandosi, tra delegati Fisac Cgil ci siamo sentiti in dovere di metterci ancora più a disposizione dei colleghi, col preciso obiettivo di far pervenire alle aziende della Divisione ogni segnalazione ricevuta dai lavoratori.