Noi eravamo assolutamente contrari all'ipotesi del contratto ibrido emersa nell'ambito della trattativa sul protocollo di "sviluppo sostenibile" del Gruppo ISP; lo abbiamo illustrato e scritto nel volantino dello scorso 19 dicembre. Altri come noi erano contrari, ritenendolo la classica crepa in grado di far deflagrare il contratto nazionale, col risultato di non avere più nella rete bancaria i dipendenti con contratto di lavoro subordinato, bensì gli agenti a partita IVA, pagati a provvigione, così come accade nelle assicurazioni.

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