Con l'ordine di servizio 29/2014 con cui è stata costituita la Divisione Private Banking che sovraintende alla gestione di Banca Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Sirefid e Intesa Sanpaolo Private Banking Suisse è stato delineato con innegabile chiarezza il percorso che nei prossimi mesi riguarderà le posizioni apicali e i relativi top manager che in esse si avvicenderanno.
Con le sue proposte l’ABI ha assunto posizioni totalmente inaccettabili e lontanissime dalle richieste sindacali. In risposta alle forti contestazioni espresse dalle OO.SS. ha affermato di ritenere che lo svolgimento del negoziato possa produrre un punto di sintesi tra le due parti.
Le OO.SS. ritengono assolutamente impercorribile qualunque forma di destrutturazione o svuotamento del Contratto Nazionale che costituisce elemento di garanzia e di unità di tutti i lavoratori e le lavoratrici della categoria. Le proposte di ABI prefigurano infatti una frammentazione di tutele, previsioni normative e salariali del CCNL che verrebbe sostituito da accordi aziendali o di gruppo. Le OO.SS. hanno ritenuto opportuno riportare la discussione sui temi dei cantieri (area contrattuale e inquadramenti) al tavolo generale dove verificheranno, nelle prossime due giornate già calendarizzate del 5 e 13 novembre, se ABI modificherà sensibilmente le proprie posizioni. L’Associazione dei banchieri deve cambiare profondamente il merito delle sue posizioni; qualora ciò non avvenisse, esauriti i prossimi incontri, non si potrà che organizzare la mobilitazione e la lotta per la conquista di un CCNL che rafforzi le tutele e sia di supporto alla difficile fase del settore ed al rilancio del paese.
'Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l'Italia' sono queste le parole d'ordine che la CGIL porterà in Piazza a Roma il prossimo 25 ottobre in occasione della giornata di mobilitazione nazionale.
I cortei partiranno alle ore 9.30 da Piazzale Ostiense e da Piazza della Repubblica per confluire in Piazza San Giovanni dove Susanna Camusso, Segretario generale della CGIL prenderà la parola dal palco. Una mobilitazione che ha già preso il via nei giorni scorsi sui social media e che proseguirà in maniera virale fino al 25 ottobre con l'hashtag #tutogliioincludo.
Per portare al centro dell'agenda del Governo il Lavoro, quello con la 'L' maiuscola fatto di diritti uguali per tutti e che dia dignità alle persone è necessario: cambiare politica economica, attuare investimenti pubblici e privati, abolire la precarietà con le sue 46 tipologie contrattuali a favore di un unico Contratto a Tempo Indeterminato (con un periodo di inserimento di massimo 3 anni); estendere lo Statuto dei lavoratori a tutti allargando le Tutele Universali. Questi sono solo alcuni dei punti contenuti nella piattaforma alla base della mobilitazione del prossimo 25 ottobre.
Con questo appuntamento inizia una stagione, per noi, di conquista di un cambiamento della politica economica del Paese. Per questo la CGIL dà appuntamento a tutti e tutte per il 25 ottobre a Roma in Piazza San Giovanni per un cambiamento del Paese che parta dal Lavoro, dalla dignità e dall'uguaglianza.
Si è arrivati a fare l'incontro del 7 ottobre sull'onda di tre grossi temi, ovvero gli incentivi 2014, il piano di investimento (Lecoip) ed il polo del private banking, rispetto ai quali attendevamo finalmente informazioni e chiarimenti, ma ciò non è avvenuto.